Ultima modifica: 3 Dicembre 2019

La Biblioteca Diocesana “R. Ferrigno” di Ostuni incontra la comunità scolastica della scuola “E. Pessina”-27.11.2019

“CELEBRIAMO LA GIOIA DEL PRENDERCI CURA DEI PICCOLI”

Gli amici della Biblioteca “Raffaele Ferrigno”

incontrano

la comunità scolastica della scuola Primaria “E. Pessina”

 

di A. Rosa Morelli

È per noi molto interessante l’incontro di questa sera che vede insieme Gli amici della Biblioteca Diocesana “Raffaele Ferrigno” di Ostuni e la “Comunità scolastica della Scuola Primaria Enrico Pessina”, soprattutto se lo leggiamo nelle finalità che la nostra Scuola persegue nelle sue attività formative e di supporto, ossia l’intento di “creare una comunità educante e formativa adeguata alle esigenze degli utenti” nella quale trovano spazio alcune connotazioni irrinunciabili, quali il dialogo e la comunicazione tra la scuola, le famiglie e le altre agenzie educative del nostro territorio.
Il nostro Circolo ha da sempre manifestato una forte vocazione alla progettazione integrata con il territorio e non è un caso che da qualche anno, già all’inizio delle attività scolastiche, è curato l’incontro con le diverse associazioni presenti nella città, per rendere concreta l’apertura agli stimoli offerti dalle altre agenzie educative per la realizzazione di una scuola che sia centro di promozione culturale, sociale e civile.

Il ritrovarci di questa sera è un segno della collaborazione con “Gli Amici della Biblioteca Diocesana” e mi piace richiamare il tema “Celebriamo la gioia di prenderci cura dei piccoli”.

Prendersi cura”: vorremmo che ogni bambino della nostra scuola e di ogni paese del mondo potesse sentirsi “un essere speciale”, come ci suggerisce il cantautore Franco Battiato in una sua celebre creazione.

Ogni bambino è unico e irripetibile con tutte le sue potenzialità e i suoi bisogni che noi adulti dovremmo saper sempre intercettare.

Su questo intento la nostra scuola sta lavorando da qualche anno, perché tutti possano sentire la gioia e la responsabilità dell’educazione volta a far sentire ogni bambino guardato con amore da chi si interessa della sua crescita. Un segno è la sottoscrizione del “Patto di corresponsabilità educativa” che tra qualche giorno chiederemo ai genitori di fare, per una concreta partecipazione e condivisione nell’impegno alla crescita serena e responsabile di ciascun alunno.
Questa sera “celebriamo la gioia del prendersi cura”. Sappiamo tutti che non è sempre facile sperimentare questa gioia e proprio noi adulti spesso dobbiamo fare i conti con le nostre difficoltà, le nostre fragilità, l’esiguità dei mezzi a nostra disposizione e talvolta anche con la nostra inadeguatezza a stare al passo con le sfide che la stessa società ci impone.
Comunque, nonostante tutta la fatica che sento anche a livello personale, credo fortemente che possiamo molto nell’assolvere il nostro compito educativo come adulti, come genitori, come scuola, come società. E possiamo molto più stando accanto ai bambini, ai ragazzi , ai giovani, accompagnandoli con i semplici gesti quotidiani fatti di dialogo, ascolto, tempo dedicato e che dicono affetto, dono gratuito, pazienza, capacità di chiedere scusa e, insomma, tutto quello che fa sentire l’altro amato per ciò che egli è adesso.
La scuola – parlo delle persone concrete – resta con la famiglia e con le diverse realtà educative del territorio grande protagonista della crescita dei bambini, dei ragazzi e dei giovani, ma anche soggetto che lavora con impegno e può guardare con fiducia al futuro nostro e della società tutta.

A. Rosa Morelli